È stato completato il restauro dello storico sipario del Teatro Metastasio di Assisi. Si tratta
di un manufatto di 60 metri quadrati, realizzato nel 1839 dal pittore marchigiano Raffaele
Fogliardi. Un’opera preziosa, costituita da 14 teli di canapa ad armatura serrata, alti 60
centimetri e assemblati tramite cuciture, dipinto con colori della tecnica a tempera.
Rinvenuto nel 2011 in stato di abbandono e degrado, nei locali del teatro attualmente in
ristrutturazione, per volontà del Comune di Assisi è stato sottoposto a un intervento
conservativo, con l’obiettivo di recuperarne l’originaria funzione di scena e la fruibilità
artistica. Il restauro è stato eseguito dalla ditta Coo.Be.C di Spoleto, specializzata nel
settore, su incarico del Comune, a seguito di una procedura negoziata. Sono state
effettuate specifiche lavorazioni di natura conservativa per garantire la stabilità strutturale
e un’accurata restituzione estetica, tesa a valorizzare la qualità stessa del bene.
La direzione lavori è stata affidata al dott. Giulio Proietti Bocchini, dell’ufficio Gestione
valorizzazione patrimonio culturale artistico del Comune. Ha avuto la sorveglianza della
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, nella persona del dott.
Giovanni Luca Delogu. Dalla progettazione alla conclusione dell’intervento, si sono resi
necessari circa tre anni per un investimento di 80mila euro di fondi comunali.
Il sipario, a tema allegorico, vede sullo sfondo il monte Subasio e Assisi illuminata da luce
mattutina; sulla sinistra è rappresentato uno dei principali simboli della città: il Tempio di
Minerva, dea “protettrice” del Subasio. In primo piano, sono presenti Properzio, che porta
in mano un papiro con il nome Cynthia e Metastasio, con un libro dedicato a Didone. Al
centro, il dio Apollo si rivolge a due figure allegoriche: Melpomene e la Poesia lirica.
L’opera torna oggi torna a splendere e viene restituita alla città dopo anni di oblio.