8
AGOSTO 2008
Un evento
pregno di contenuti – il Tibet, i diritti civili,
la libertà di religione – in grado di focalizzare
su Assisi l'interesse dei media (nazionali ed internazionali)
e di mettere in accordo, almeno per una volta, persino i
partiti: il miracolo è accaduto ad Assisi l'8 agosto.
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Eppure,
almeno all'inizio, nessuno avrebbe scommesso sulla piena
riuscita di una manifestazione che di incertezze ne avrebbe
potuto riservare non poche. Tra queste, quelle legate al
tema stesso: il Tibet e la necessità di dare autonomia
ad una terra popolata da uomini pacifici. Argomento che,
invece, è stato condiviso, da destra e sinistra,
da un numero imprecisato di istituzioni, dalle forze sociali,
dai singoli cittadini, scesi per strada per essere idealmente
a fianco di tutti i “diseredati” del mondo.
Il messagio, lanciato in concomitanza all'inizio della XXIX
edizione dei Giochi Olimpici di Pechino, è stato
forte: diritti umani e valori sportivi quali strumenti di
pace per le Nazioni del Mondo. “Questa
iniziativa – ha affermato il Sindaco
Claudio Ricci, - vuole giungere direttamente
al cuore di ogni individuo e vuole riaffermare con forza
il valore del dialogo trai popoli”.
“L'iniziativa
– aggiunge Maria Aristei Belardoni, assessore con
delega ONU – è rientrata nelle
attività dell'Ufficio per il Sostegno alle Nazioni
Unite del Comune di Assisi, presidio che in occasione del
60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani ha messo e sta mettendo a punto una notevole
attività, tra cui seminari, dibattiti e incontri
con le scuole del nostro territorio”.
La giornata dell'8 agosto si è sviluppata su due
momenti principali. Il primo, con un seminario sui diritti
civili e sulla libertà di religione (sala della Conciliazione),
al quale hanno partecipato, oltre al Sindaco Ricci e all'assessore
Belardoni (era presente gran parte dell'esecutivo e del
Consiglio Comunale), il vescovo mons. Domenico Sorrentino,
il lama Lobsang Phende, il Presidente dell'ANCI Umbria e
Sindaco di Terni Paolo Raffaelli, Veronica Melelli (Ass.
Falun Dafa – Falun Gong), il Senatore e Vice-presidente
dell'Intergruppo parlamentare per il Tibet Lucio Malan,
il Vice-presidente del Senato Emma Bonino.
Il secondo momento si è svolto nella Piazza del Comune,
dopo che il Sindaco Ricci e il lama Phende hanno sciolto
dalla finestra della residenza municipale le bandiere del
Tibet e dei Giochi Olimpici. In piazza, coordinati dall'On.
Bruno Mellano, presidente del Partito Radicale Nonviolento,
si sono succeduti una decina di interventi sul tema del
Tibet, conclusi con uno spettaclo di musiche e danze di
monaci tibetani e con il suono della Campana delle Laudi,
nel momento in cui a Pechino venivano avviati i giochi.
La giornata è stata organizzata in collaborazione
con il Partito Radicale Nonviolento.