Da Assisi, città di San Francesco, patrono d’Italia e di tutti i comuni d’Italia, l’invito a un ‘nuovo Risorgimento’

Il percorso che ha portato all’Unità d’Italia è un complesso processo spirituale e politico, di trasformazioni economiche e sociali, movimenti culturali e letterari, eventi diplomatici e militari, che, da tante frammentazioni geografiche e culturali, ci ha reso un unico, grande Paese.
La data di oggi ci riporta alla memoria la volontà e il sacrificio di donne e uomini dal coraggio smisurato, la cui visione si è trasformata da sogno in realtà.

Oggi noi Italiani viviamo in un grande e moderno Paese grazie a quella visione e a quel coraggio che furono le fondamenta e lo spirito del Risorgimento.

Assisi, in questa giornata, ha attraversato momenti bui, e purtroppo il dolore per chi è stato duramente colpito dal Covid ha preso il posto delle celebrazioni.

Ma questo nulla toglie al valore fortemente simbolico e sentito della data di oggi per la Città di Assisi. La nascita della nostra Italia che, ora più che mai, sta dimostrando di essere uno straordinario, coraggioso, forte Paese fatto di donne e uomini di buona volontà, che lottano e sperano, senza lasciare indietro nessuno, ha segnato e continuerà a segnare la storia di Assisi.

Assisi è la città di San Francesco, patrono d’Italia e di tutti i comuni d’Italia. E come tutti i comuni d’Italia, in questo momento, soffre e spera. Spera di trovare quella forza che guidò gli Italiani in quel Risorgimento che 160 anni fa fece nascere l’Italia Unita da tante frammentazioni.

Da Assisi, per Assisi, con Assisi vogliamo, con tutte le nostre forze, risorgere dalle macerie di questa pandemia, vogliamo farlo proprio in onore e in memoria delle tante, troppe vittime del Covid e dei loro familiari.

Assisi risorgerà da questa sconfinata emergenza, e risorgerà più forte, salda e UNITA!
Perché “Assisi avrà guai ma non perirà mai!”

Viva Assisi! Viva l’Italia!

Stefania Proietti, sindaco di Assisi