Non è solo un Master Plan, è il fiore all’occhiello della programmazione del Comune che interessa
l’intera area dell’ex Montedison, una scommessa pubblica ma soprattutto ambiziosa per
riappropriarsi di spazi importanti che possono diventare la cerniera tra centro e periferia.
Si tratta di un progetto di alto livello, contenenti formule coraggiose che puntano a ridisegnare
l’intera zona con il recupero totale di un’area industriale dove sorgeranno il nuovo Palazzetto dello
Sport da 2150 posti, un Polo dedicato al pugilato con il trasferimento del Centro federale e del
Museo e l’arrivo dell’Accademia Pugilistica, l’ampliamento della piscina comunale, poi ci saranno
più spazi per il Teatro Lyrick e per le esposizioni, e ancora ambienti dove sarà possibile fare sport e
di raccordo con la pista ciclabile, un centro eventi e un’arena musicale. Nell’area ci saranno anche
un parco urbano e uno spazio pubblico con galleria, piazze, panchine e percorso panoramico.
Insomma una vera e propria opera di rigenerazione urbana da 15 milioni di euro (a cui
parteciperanno anche investitori privati) per 128 mila metri quadrati, il cui progetto di Master Plan
era stato approvato dalla giunta comunale il 12 ottobre 2020, e dopo la fase di progettazione sono in
corso gli atti amministrativi propedeutici alla realizzazione.
Lo spirito di questa opera viaggia su tre direttrici, e cioè umanità, urbanità e comunità, che si
prefiggono una città più accogliente e condivisa capace di custodire e mantenere viva la storia
sociale dei luoghi, in particolare il Master Plan si propone una rigenerazione completa con più
servizi confermando la vocazione culturale e sportiva e prestando attenzione agli spazi sociali.
Poi va sottolineato che in quest’operazione particolare importanza è riservata all’edificio Morandi,
una sorta di recupero di archeologia industriale di una struttura che ha rappresentato la storia di un
polo chimico che risale quasi a un secolo fa e quindi estremamente prezioso è il lavoro di
salvaguardia e valorizzazione della memoria storica di una comunità.
All’inizio della presentazione, avvenuta ieri pomeriggio, nella Sala della Conciliazione, il sindaco
Stefania Proietti ha sottolineato che “il vero protagonista di oggi è un’idea, una visione di città,
frutto di un lavoro interdisciplinare di squadra tra assessorati, uffici e mondo dello sport e della
cultura. Una visione che è un lavoro di coraggio e per questo motivo di grande orgoglio”.
Poi hanno preso la parola i progettisti Alessio Burini, ingegnere, e il professore architetto Stefano
Stanghellini che hanno illustrato nel dettaglio i contenuti del Master Plan con l’ausilio di slides
esplicative e raffiguranti i vari passaggi e le trasformazioni dei luoghi dell’area ex Montedison.
L’ingegnere Burini ha rimarcato che “si è trattato di un lavoro di squadra, lungo, che suggerisce una
visione e un assetto futuro individuando le fasi applicative ed è aperto a nuove modalità. E’ un
luogo di memoria collettiva che raccoglie la storia non solo di Santa Maria, è un luogo segnato dallo
sport e dalla cultura, e per questo vogliamo renderlo accogliente e gentile”.
L’architetto Stanghellini ha spiegato il ragionamento che è stato alla base del progetto e quindi della
“messa in valore dei luoghi dell’ex Montedison, nel senso di far emergere i valori storici, sociali,
architettonici, culturali e sportivi, intrinseci agli spazi partendo dal sottoutilizzo, dalla
frammentazione e dall’incompiutezza degli ambiti che insistono in quell’area. Le potenzialità del
sito sono enormi perché attraggono varie categorie di popolazione che potrebbero creare sinergie e
diventare comunità”.
L’assessore all’urbanistica Alberto Capitanucci ha definito “il Master Plan è uno strumento di
pianificazione strategica che parte da una visione globale di insieme per sottoarticolarsi in azioni e
progetti che possono vivere autonomamente ma fanno comunque parte di un insieme. Con questo
progetto ci si vuole riappropriare di una nuova centralità, rendere più vivibile e attrattiva un’intera
zona e gli spazi che la compongono dialogano in modo armonico”.
Per l’assessore allo sport Veronica Cavallucci “presentiamo un lavoro frutto di un percorso lungo di
tre anni, emozionante e non privo di ostacoli, con cui abbiamo cercato di armonizzare le esigenze
della piscina e della bocciofila, del teatro e del pugilato. Potevamo agire sugli edifici singolarmente
ma non avremmo consegnato alla città una visione di un’area importante e fondamentale. E’ stato
un grande sforzo intellettuale perché abbiamo creduto in un sogno, in un’ambizione”.
Prima della conclusione della presentazione, è intervenuto anche il presidente dell’Eubc, Franco
Falcinelli, che ha giudicato il Master Plan “un progetto stupendo che riqualifica e valorizza un’area
dove si concentreranno mondi diversi, da quello culturale, a quello architettonico a quello del
turismo sportivo”.

MASTER PLAN