Una cerimonia intensa si è tenuta nella Sala della Conciliazione del Comune
per l’intitolazione delle piazze, una nella frazione di Palazzo e una a Santa Maria degli
Angeli, in memoria dei poliziotti della scorta dei magistrati Falcone e Borsellino, vittime
delle stragi di Capaci e Via D’Amelio e dell’assistente della Polizia di Stato Luca
Benincasa, ucciso il 22 marzo del 2002 sul raccordo autostradale tra Perugia e Bettolle da
alcuni colpi d'arma da fuoco esplosi da criminali in fuga dopo una rapina in banca.
L’evento è stato presieduto dal Capo della Polizia, direttore generale della pubblica
sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini che ha espresso parole di gratitudine per chi ha perso
la vita facendo il proprio dovere: “Questi colleghi, anche se non ci sono più, restano un
esempio per tutti, per i giovani soprattutto, perché sono servitori dello Stato”. Parole di
gratitudine sono state espresse dal Capo della Polizia anche per Assisi, città simbolo nel
mondo, che ha voluto onorare e ricordare queste persone.
Oltre al Sindaco di Assisi, erano presenti il Prefetto della Provincia di Perugia Armando
Gradone, il Questore della Provincia di Perugia Giuseppe Bellassai, il Vescovo della
Diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino e Foligno Monsignor Domenico
Sorrentino, la presidente della Regione, il presidente dell’Assemblea legislativa regionale, i
parenti delle vittime delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, i parenti dell’assistente
Benincasa e le altre Autorità civili, militari e religiose.
Il Sindaco di Assisi ha spiegato che quest’iniziativa è stata fortemente volutamente
dall’amministrazione comunale per non dimenticare il sacrificio di persone che sono state
uccise per difendere lo Stato. A proposito della mafia il sindaco, nel ricordare le emozioni
provate quando si consumarono, 30 anni fa, le stragi in Sicilia ha invitato a non aver paura a
pronunciare la parola mafia che spara di meno ma si nasconde tra i colletti bianchi e
continua a prosperare nel nostro Paese.
Prima di chiudere l’intervento il sindaco ha invitato la platea a tributare un applauso a
coloro che hanno perso la vita nel compimento del proprio lavoro. Questi i nomi dei caduti:
Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Emanuela Loi,
Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Luca Benincasa sono stati tutti
insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Civile per aver assolto il proprio compito con
assoluta dedizione al dovere pur consapevoli dei gravi rischi a cui si esponevano.
La cerimonia è proseguita, in un momento di grande commozione per i familiari delle
vittime e per tutti i presenti, con la trasmissione di un video con cui sono stati rievocati i
tragici momenti delle stragi e dell’uccisione del giovane Benincasa e con la consegna di una
targa in ricordo della giornata ai parenti delle Medaglie d’Oro.
Dopo la cerimonia in Comune, nella frazione di Palazzo, nel piazzale ubicato all’angolo tra
viale Michelangelo e via Don Mariano Dionigi, alla presenza degli alunni della Scuola “Don
Lorenzo Milani”, il Capo della Polizia, il Sindaco, il Questore e i parenti dei caduti hanno
svelato la targa su cui è stata riportata, in sintesi, la storia del sacrificio degli agenti della
Polizia, vittime delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.
Al termine, tutte le autorità si sono recate nella piazza adiacente la traversa della centrale via
San Bernardino da Siena a Santa Maria degli Angeli dove, analogamente alla cerimonia
della frazione di Palazzo, alla presenza di una rappresentanza delle scuole di Assisi, è stata
svelata una targa in memoria di Luca Benincasa.
Dopo i saluti, il Capo della Polizia si è intrattenuto con gli scolari di Assisi che hanno avuto
la possibilità di raccontare le loro impressioni sui terribili fatti di cronaca e prima di ripartire
per la capitale ha fatto visita al locale commissariato dove ha incontrato una rappresentanza
dei funzionari e del personale.